Abbiamo posto il focus su un artista di incredibile talento di nome Luca Trabanelli. Recentemente abbiamo parlato con Luca del suo lavoro.
D. Cosa ti ha spinto a creare la tua arte?
Luca. Innanzi tutto diciamo che in letteratura e nei musei troviamo oggetti in metallo smaltato a fuoco risalenti a epoche di millenni prima della nascita di Cristo. Una tecnica quella degli smalti a fuoco su metallo che si snoda nel mondo da epoche estremamente lontane. Quanto alla terapia non mi riferivo alla tecnica. Anche se ritengo che l’arte sia terapeutica sia per chi la fa sia per chi ne usufruisce. Mi riferivo invece al metallo utilizzato. Il metallo che utilizzo per le mie creazioni è il rame. Un metallo che da molti e da molto molto tempo (anche qui in letteratura troviamo riferimenti già da migliaia di anni prima di Cristo) è considerato terapeutico per l’individuo e l’ambiente.
D. Chi è stata la persona che ti ha iniziato a quest’arte e insegnato?
Luca. L’artista che mi ha iniziato alla tecnica degli smalti a fuoco su metallo è il Maestro Nino de Falco. Un uomo che ho incrociato nella mia vita molti anni fa. Lavorando per un progetto di solidarietà sanitaria per l’Africa. Negli anni seguenti mi capitava di incontrare il maestro per le strade dello stesso quartiere dove abitiamo o di incontrarlo durante la maggiore esposizione artistica del territorio. Una festa d’arte e artisti ed amatori dell’arte che avviene ogni primo week end di Luglio a Penasca di S.Fermo di Varese.
Durante queste rassegne alle quali partecipavo con la mia produzione artistica firmata Luca Trabanelli negli anni si cementava amicizia e ammirazione reciproca. Da qui il suo invito a seguirlo nell’apprendere la sua tecnica e il libero accesso alla sua casa-studio.
Sono interessato a realizzare qualsiasi oggetto, qualsiasi oggetto il mio estro voglia seguire. Realizzo sculture e molti monili. Tutti oggetti studiati come fossero prototipi. Mi interessa presentare ogni pezzo come un campione. Nell’eventualità anche di collaborare con “Laboratorio Falco Dolù” alla produzione di serie. Certo un'altra cosa rispetto alla lavorazione artigianale che rende ogni oggetto unico e che riempie di magia l’oggetto creato. Ma nella ricerca artistica e nella tendenza dello spirito mi stimola realizzare ogni pezzo come fosse un prototipo. Conseguentemente tenere le porte aperte alla produzione di serie mi sembra diretto.
I pezzi d’arte “Laboratorio Falco Dolù” sono realizzati completamente a mano. Ognuno come fosse un quadro o una scultura. Se uniamo questo alla ricerca del design e al concetto di prototipo espresso prima capiamo cosa intendo per: Design and Handmade. Laboratorio Falco Dolù. Design and Handmade. Made in Italy.
Nella mia via artistica ho incontrato critiche ed ammirazione da diverse persone. Ho sempre creduto che qualsiasi sia il giudizio espresso dalla gente un artista si debba completamente astrarre dai giudizi. Fanno parte delle chiacchere della gente. Un artista deve solo produrre la sua arte al di fuori dei giudizi sia positivi sia negativi di chicchessia. Non lasciarsi influenzare ne da lodi ne da emarginazione.
D. Essere un artista è difficile. Si sente sempre l’espressione “ gli artisti muoiono di fame” e sono sicuro che è l’espressione che tutti gli aristi vogliono dimenticare. Nei momenti difficili, cosa fai quando le cose sembrano impossibili?
Luca. Cosa si fa quando le cose si fanno dure? Si sorride e si va avanti.
